Il pescatore è una canzone scritta da Fabrizio De André con la musica di Franco Zauli e Gian Piero Reverberi, fu pubblicata con il singolo Il pescatore/Marcia nuziale. È una delle ballate più emblematiche del De André, una sorta di manifesto per i personaggi “fuori”, cui si contrappone una volta di più la legge.
Il brano narra di un anziano pescatore, che vede sopraggiungere dinanzi a lui un assassino spaventato in fuga: costui gli chiede “pane” e “vino” per poter essere saziato. Il pescatore gli fornisce il richiesto, senza “neppure guardarsi intorno” e l’assassino si dilegua. Sopraggiungono poi dei gendarmi in cerca del fuggiasco e chiedono al pescatore se ne ha notato il passaggio. Ma il pescatore simula di dormire, facendo trasparire un sorriso e non dando indicazioni.
Nella sua versione originale, si tratta di un brano acustico, dove De André canta accompagnato semplicemente da una chitarra acustica, un basso e brevi fraseggi di una chitarra solista. Il ritornello del brano è costituito da una melodia fischiettata, senza testo. Nel 1979 il brano verrà totalmente riarrangiato dalla PFM (Premiata Forneria Marconi), in occasione del tour che li ha visti lavorare assieme. In questa versione la velocità di esecuzione viene aumentata, vengono aggiunti all’arrangiamento anche batteria e violino, mentre i fraseggi musicali tra una strofa e l’altra si fanno più curati e tecnicamente impegnativi; il ritornello fischiettato viene sostituito da un «La La La La-La La-La La» cantato con lo stesso ritmo, eseguito in coro da tutta la band. Tale versione sarà utilizzata da De André anche per i concerti successivi.