Every breath you take

Every Breath You Take è una canzone scritta da Sting, primo singolo estratto dall’album “Synchronicity”, quinto album del gruppo musicale britannico The Police.

Assieme a Roxanne, è certamente la canzone più famosa della carriera dei Police. Uscita nel 1983, la canzone è diventata subito famosissima, nota per specialmente per l’arpeggio di chitarra di Andy Summers e per le vocalità di Sting. L’equivoco nel quale spesso si incappa, però, è quello di credere che questo celebre successo sia una canzone d’amore.

Sting compose la canzone nel 1982, durante la separazione dalla sua prima moglie, Frances Tomelty, e l’inizio di una relazione con la migliore amica di lei, Trudy Styler. Il testo della canzone è stato fortemente influenzato da questo evento; le parole si riferiscono infatti ad un personaggio sinistro, che controlla i comportamenti della persona a cui si rivolge, osservandone “ogni respiro tu prenda, ogni mossa tu faccia”. Altra ipotesi sul testo è che si riferisca alle lotte sindacali dell’epoca ribadendo il fatto che i lavoratori “controlleranno” tutti i passi dei datori di lavoro per la tutela dei loro interessi.

A tal proposito Sting afferma: «Mi svegliai in piena notte con quella frase in testa, mi misi al piano e in mezz’ora la scrissi. La musica in sé è generica, come se ne sentono centinaia di altre, ma il testo è interessante. Suona come una confortante canzone d’amore. Al tempo non avevo compreso quanto fosse sinistra. Probabilmente stavo pensando al Grande Fratello, sorveglianza e controllo.»

Malgrado ciò, la cosa non viene quasi mai notata, e di conseguenza la canzone viene interpretata come una canzone d’amore. Sempre lo stesso Sting disse: «È una canzone cupa che parla di controllo, gelosia, sorveglianza, ma c’è chi crede che sia un brano romantico e vorrebbe usarla al proprio matrimonio.» Sting ha raccontato di una volta nella quale una coppia appena sposata gli disse “Amiamo quella canzone, l’abbiamo suonata al nostro matrimonio!”, e lui pensò: “Beh, buona fortuna”. Tutto questo per dire che spesso le canzoni, anche le più belle, non hanno per forza il significato che vorremmo attribuire loro, e che nell’ascolto di un pezzo non ci si dovrebbe soffermare solo su ciò che ci suggerisce la musica.

Lascia un commento